Meditazione del 02.06.2012

Pace a voi miei amati.
Lo scopo di questa giornata, di questa piccola grande Cerimonia, non deve entrare nelle vostre vite come un’abitudine, come un abbellimento del vostro tempo e della vostra esistenza.

Vorrei fortemente che ognuno di voi comprendesse l’importanza di essere sotto il raggio e la guida di un maestro.
Non cadete nel gioco mentale nel quale, ahimé, molti sono prigionieri nell’illusione di essere liberi.
Questa Luce ha lo scopo di sollevare lo strato sempre più spesso che schiaccia, oscura la vostra luce interiore e con essa la vostra Sapienza, la vostra Saggezza, la vostra appartenenza Divina.

Occorre contattare profondamente la propria Luce.
Ma non basta, occorre mantenerla viva.
Essa si mantiene viva nella misura in cui i vostri pensieri, il vostro agire, le vostre azioni, le vostre scelte sono indirizzate verso essa.

Lo scopo di questa esistenza, lo scopo delle vostre esistenze è il raggiungimento ed il fondersi in questa Luce.
Spesso non è difficile raggiungerla; è più complesso, più impegnativo per gli uomini mantenere costante questo collegamento.

È stato ripetuto moltissime volte, e vi verrà continuamente ripetuto che state vivendo un momento estremamente importante e che, se siete presenti e operanti in questo tempo, è perché nel vostro progetto non c’è solo l’esaurirsi del vostro karma personale, ma avete anche un ruolo importante, determinante nello svolgimento del divino disegno evolutivo del pianeta e dell’intero sistema solare.

Nel vostro vivere quotidiano la vostra mente vi fa cogliere questo contenuto, questa forma pensiero come qualcosa di piacevole ma non vi date il permesso di viverla come vera e come scopo principale della vostra esistenza.
Questa è la strada! Ma vi perdete nella vostra piccola, piccola esistenza fatta di cose, di paure, di emozioni che indirizzano, senza la vostra presenza e il vostro libero arbitrio, la vostra stessa esistenza.

Ci siete dentro e vi muovete con automatismi perché così vi hanno insegnato, perché così fanno tutti, perché agendo in una determinata maniera vi procurate profitto.
Per profitto non intendo esclusivamente il denaro o le cose ma l’essere accolti, accettati, considerati.
Mettete al primo posto questa parte che vi proietta fuori di voi e, ahimé, lasciate per ultimo, un’attività domenicale, il prendersi cura della propria essenza.

La vostra mente vi dirà non è forse importante relazionarsi bene con gli altri? Non è forse importante muoversi in autonomia economica? Non è forse importante essere voluti ed amati?

Questo sarebbe il progetto dell’armonia se fosse in risonanza con ciò che siete dentro veramente, non con quella parte che un certo tipo di educazione e di contesto sociale, religioso, morale ha istruito, ma con quella parte che purtroppo lasciate emergere in pochissimi momenti della vostra esistenza.

Diventa di primaria importanza il lavoro, avere un uomo o una donna, avere dei figli, avere una casa, un luogo, la macchina, del denaro.
Ma tutto, tutto quello per il quale vi affaticate, vi vendete, vi mortificate sarà lasciato nel contesto nel quale tutto questo è in armonia.
Vi porterete solo una cosa: vi porterete un sentimento, un pensiero che è il rammarico.

Quando potrete valutare il vero valore, la vostra anima diventerà sempre più triste nel momento in cui osserverà, valuterà ciò che ha lasciato qui e ciò che ha portato con se come parte integrante di essa.

Tutto questo lo conoscete, lo sapete, lo avete ascoltato, ma come vi siete abituati ad ascoltarlo nella stessa maniera vi siete abituati ad ignorarlo, a metterlo in un angolo e ad indossarlo quando le circostanze o le scelte, le esperienze vi colpiscono o vi immergono per qualche momento della vostra esistenza in uno stato interiore di beatitudine.

Questi contenuti dovrebbero circolare all’interno della vostra esistenza così come il sangue circola nel vostro corpo e grazie a questa circolazione vivete.
Questi principi fondamentali dovreste respirarli, perché solo vedendoli fuori di voi potreste riconoscerli e farli diventare parte integrante del vostro corpo più sottile.

Così come l’aria vi apporta il prana, l’energia all’interno del corpo, così questi punti fondamentali dovrebbero circolare e mantenere vivo, sempre attivo, il vostro corpo di Luce.

Osservate intorno a voi ciò che accade.
Voi pensate che tutti i fenomeni naturali siano indipendenti dalle vostre azioni e dai vostri pensieri.
Ahimè quanto siete in errore!
Ognuno di voi è parte integrante di ogni movimento che si svolge e si realizza nelle profondità della terra e nelle sommità del cielo.

La strada, il sentiero è tra il sole e la luna, tra cielo e terra.
Ogni stato d’animo del vostro essere influenza il vostro corpo e determina blocchi, esplosioni.
Tutti siamo parte di un unico grande organismo.
Quando le forme pensiero si addensano e vanno tutte nella stessa direzione gli equilibri si rompono.
E la terra sin dal profondo delle sue viscere così dissestata ha bisogno di riequilibrarsi, di muoversi.
Le forme pensiero come scendono nel profondo della terra così si innalzano e mutano il rapporto tra sole e terra, tra luna e terra, tra terra e sole e tra terra e luna.

Come sostenere allora questo percorso, queste catastrofi?
Rispettando, ascoltando. Così come non riuscite a rispettare voi stessi, così non rispettate gli altri e la terra.
Così come non amate di un amore fine a se stesso voi stessi, così non amate in maniera aperta e disinteressata gli altri e il pianeta.

E al di là di come vi manifestate, le vostre forme pensiero si addensano e diventano sempre più pesanti, sempre più coese e quando precipitano danneggiano, distruggono, rompono e frammentano.
Esattamente ciò che accade dentro di voi e ne siete totalmente ed unici responsabili. Così lo siete per tutto ciò che accade attorno.

Dov’è il potere che vi è stato dato?
Un potere divino che portate con voi dalla nascita, dalle nascite e questo peregrinare è solo il frutto di una vostra disattenzione, del rivolgere lo sguardo sempre sempre all’infuori.

Il silenzio lo chiamate solitudine.
Il chiudersi per qualche tempo interiormente lo chiamate depressione.
Chi vive seguendo il proprio sentire ed in armonia con altre dimensioni lo chiamate strano.
Ma l’appartenere al mondo della materia, a tutti i giochi più loschi ed oscuri della manipolazione umana vi rende felici, gioiosi, appagati, in armonia?

Oppure vi sentite ansiosi, sempre alla ricerca di qualcosa che non sapete individuare ed investite le persone, le cose del potere di appagarvi?
Se foste stati creati per attraversare questo pianeta e godere delle sue energie tutto sarebbe stato predisposto affinché questo passaggio fosse sempre gioioso, armonioso con la dimensione interiore, in armonia con quella esteriore.

Ciò non accade perché questa dimensione (che la vostra anima ha scelto per evolversi) è una dimensione estremamente complessa ed impegnativa perchè è fondata sulla dualità. E non è schierandosi da un estremo o dall’altro che si è nel giusto e nel vero perché gli estremi non contengono luce, equilibrio, verità, gioia, armonia.

Il potere che giace, o che si sveglia, dentro di voi è la capacità del distacco, di usare ogni cosa con la consapevolezza che nulla vi appartiene se non ciò che diviene ricchezza interiore, esperienza che equilibra, esperienza che vi permette di cogliere quell’energia che tutto unisce, di osservare come ogni cosa, ogni elemento, ogni sfera è strettamente collegata.
È come una cordata: ogni partecipante determina il precipitare o il salire.
E l’armonia permette di evolversi.

Occorre che siate presenti costantemente e consapevolmente nella vostra esistenza ogni attimo.
Un respiro per la vostra anima può essere il finito o l’infinito.
È nel passaggio dalle tenebre alla luce che si trova la strada, ed occorre muoversi per imparare a stare fermi.

Occorre fare per imparare il non fare, così come occorre l’agire per imparare il non agire.
Occorre poter trovare nel vuoto il pieno.

È importante il vostro tempo.
E il tempo che vi siete dati usatelo come vi eravate impegnati a farlo prima di immergervi nella densità, quando i vostri occhi di Luce potevano osservare la dimensione del non orizzonte.

Quando la saggezza pulsava totalmente nella vostra essenza, vi siete dati una motivazione: cercatela e sostenetela!
Quando l’avrete trovata aggrappatevi ad essa, tenetela stretta a voi perché non è essa che si allontana ma siete voi che guardate altrove.

Sappiate leggere, comprendere.
Sappiate guardare e vedere, ascoltare e sentire, e soprattutto sempre trattenere e alimentare ciò che siete nel puro Amore ……..