Meditazione del 04.03.2012

In questa nostra dimensione, nella dimensione della vita su questo pianeta tutto segue due binari, due opposti: il giorno e la notte, il bene e il male, l’agire e il non agire, il fare e il non fare, la dimensione interiore e la dimensione esteriore, maschio e femmina.
Anche sul piano interiore la mente segue due percorsi: uno è il pensiero interiore, l’altro è il pensiero che si manifesta attraverso la parola.
Così le emozioni: abbiamo emozioni interiori ed emozioni che si manifestano in rapporto alla situazione all’agire a ciò che ognuno di noi vuole rappresentare di sé.

Anche la via del cuore ha due strade essa segue il ritmo del respiro e il respiro è suddiviso in due fasi: inspirazione, espirazione.
È molto facile pensare che l’inspirazione sia più importante dell’espirazione; in verità il lavoro più importante, quello che ci permette di essere vivi, è il lavoro che fa l’azione interna al respiro raccogliere e portare fuori.
Così la circolazione del cuore, anch’essa si manifesta su due fasi, su due momenti diversi.

Le vie del cuore seguono dunque sempre due strade, come quelle delle emozioni e quelle del pensiero. Questo vuol dire che la nostra vita si svolge su due piani, su due binari: uno esteriore, ciò che di noi vogliamo che gli altri colgano, vedano e ciò che siamo sul piano interiore.

Anche qui può sembrare che la parte oscura sia quella interiore. In effetti essa agisce all’interno di noi molto spesso perché la nostra volontà i nostri desideri, i nostri bisogni non vengono espressi, vengono taciuti, travestiti, camuffati.
Tutti questi processi hanno come sottofondo la paura.
Vogliamo amare eppure abbiamo paura di amare, vogliamo dire ma abbiamo paura di dire, vorremmo esprimere ogni emozione ma ne abbiamo paura.

La nostra vita è diventata quasi un calcolo, un’operazione matematica e il filo che univa, che dovrebbe unire, queste due forze si è lasciato scivolare così profondamente dentro di noi che, se ognuno di noi, ognuno di voi dovesse fare il proprio ritratto, si esprimerebbe semplicemente enunciando le cose che sceglie, le cose che gli piacciono, le cose che vorrebbe in rapporto ad una dimensione più esterna, più di relazione con il mondo che con l’anima.

Occorre contattare profondamente la verità ed entrare in una sorta di relazione interiore con essa sino a che non si sviluppa l’intimità, sino a che l’uno non si fonde con l’altra e, aldilà delle sottrazioni che il manifestarci possano arrecare, provare la gioia dell’unità.

C’è un momento tra l’alba e la notte, in cui non prevale né il buio né la luce.
C’è un momento nel respiro in cui non prevale nessuna delle due modalità.
C’è un momento nel silenzio dove tutto tace: mente, corpo, emozioni.

Sono piccoli momenti che occorre desiderare, ricercare, volere.

La mente ci suggerisce che essi sono così piccoli, così impercettibili e ci dà l’alibi per non fare, poiché la nostra esistenza è fatta di piccoli attimi uno accanto all’altro.

Pensate alle vie del cuore partono da due luoghi diversi, dallo stesso organo anche fisicamente ma il cuore li unisce e gli opposti all’interno di quell’organo si armonizzano: riceve e distribuisce.
La fonte del dolore, la fonte del disagio e la fonte, l’origine di tutti i malesseri è questa disarmonia, questo vivere in una forma ed essere tutta un’altra cosa.

Il potere divino che ci è stato dato non ha la funzione di sviluppare l’accontentarsi, perché quando non abbiamo voglia di fare l’accontentarsi lo trasformiamo mentalmente in modestia ed affermiamo “Sono una persona modesta perché mi accontento”.
Il potere che ci è stato dato non può e non deve permetterci di accontentarci in quella forma di assuefazione, di pigrizia, di paura del cambiamento.

Abbiamo paura di essere noi stessi perché abbiamo paura di non essere accettati, amati, accolti. Il nostro agire e il nostro essere fatti in quella siffatta maniera sostiene la menzogna, l’altra faccia della verità quella che però procura più successo, più denaro, più riconoscimenti perché è modellata secondo il bisogno altrui.

Dove avete nascosto il vostro potere divino?
Dove avete seppellito la conoscenza che migliaia di vite hanno apportato all’interno della vostra anima?
Avete sentito tante volte questi contenuti e ogni volta li avete sentiti all’interno di voi risuonare sull’onda della Verità e per qualche momento anche la mente vi ha lasciati liberi di sentire l’armonia della centratura tra mente corpo anima ed emozioni.

Poi il momento statico, il momento di ascolto termina e, come un respiro che viene portato fuori, non lo si ricorda più; come in questa frazione di secondo mentre state respirando avete già dimenticato di respirare.

Purtroppo quando la coscienza di tutto ciò vi sarà chiara, limpida, sarà parte integrante di voi avrete lasciato andare tante occasioni, tanti appuntamenti, tante opportunità.
Quando sarete liberati dai legami e compagni, compagne, figli, mariti, parenti, madri, padri non saranno nulla per voi, allora potrete osservare con grande chiarezza che lo scopo dei legami non era quello di tenere, non era quello di sacrificarsi, non era quello di umiliarsi ma ogni legame, ogni incontro doveva essere un ambasciatore, il portatore di informazioni o il portatore di una difficoltà……